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  • : Blog di Danyteacher
  • : Descrivo spesso rimedi naturali per risolvere piccoli problemi, mi interesso anche di economia, diritto e scienze della finanza.Offro informazioni relative alla scuola, alle lingue straniere, la letteratura italiana e straniera e notizie su i grandi scrittori. Mi occupo anche di viaggi e film
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30 gennaio 2014 4 30 /01 /gennaio /2014 20:58

26_budino-di-kiwi-261x160.pngQuesto dolce molto gustoso ed altrettanto facile da preparare. E' un budino molto delicato che può essere presentato sia a fine pranzo che cena, tuttavia può rappresentare anche una deliziosa merenda.

Ingredienti per prepararlo per 6 persone:

 

4 decilitri di latte parzialmente scremato

2 decilitri di panna da montare fresca

100 grammi di zucchero

4 kiwi

220 grammi di cedreo candito

una bustina di vanillina

6 fogli di colla di pesce

 

Ammollare la colla di pesce mettendola a bagno per circa dieci minuti in acqua fredda.

Tagliare 150 grammi di cedro candito riducendoli a pezzetti . Portare a bollore il latte con lo zucchero, quindi aggiungere la bustina di vanillina e successivamente la colla di pesce ben strizzata.

Mescolare tutti gli ingredienti con un cucchiaio di legno fino a quando la colla di pesce si sarà sciolta completamente e si sarà ben amalgamata al composto.

Lasciar raffreddare il latte ricordandosi di mescolarlo spesso. Una volta diventato freddo aggiungere il cedro a dadini e la panna montata ben ferma. Frullare due kiwi ed unirli al composto.

Bagnare leggermente uno stampo da budino e versarci al suo interno la crema preparata precedentemente. Sistemare il recipiente in frigorigero per almeno otto ore.

Trascorso il tempo togliere lo stampo ed immeggerlo per alcuni secondi in acqua molto calda allo scopo di facilitare il suo capovolgimento su un piatto da portata.

Pelare i restanti kiwi  e tagliarli a fettine sottili. Sistemarle sul piatto intorno al budino tolto dalla stampo, alternando con il rimanente cedro.

 

 

 

 

 


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22 ottobre 2013 2 22 /10 /ottobre /2013 12:33

Prima dell'entrata in vigore del decreto legge n. 40/2007, meglio conosciuto come decreto Bersani, variare l'istituto di credito erogatore di un mutuo, allo scopo di accedere ad un prestito più vantaggioso,  significava andare incontro a spese spesso molto costose.  Infatti, si doveva versare una penale, in caso di estinzione anticipata, conteggiata sul debito restante, sostenere sia costi relativi alla cancellazione dell'ipoteca che quelli per la nuova accensione  oltre a spese notarili. Il decreto ha elimnato tutte queste incombenze istituendo la surrogazione (ovvero la possibilità di spostare da una banca all'altra il mutuo) e, nello stesso tempo, ha permesso la liberalizzazione del mercato dei mutui portanto i numerosi istituti bancari ad offrire ai clienti un'ampia scelta di crediti fondiari a condizioni più vantaggiose. Pertanto coloro che non essendo soddisfatti del proprio mutuo possono optare per la surrogazione, la sostituzione o la rinegoziazione del prestito. Ma vediamo come decidere tra queste opportunità valutando i relativi vantaggi e svantaggi.

 

Per meglio comprendere chiariamo il significato di surrogazione, sostituzione e rinegoziazione.  SURROGARE un mutuo è un'opportunità che si ha a disposizione per spostare il proprio  finanziamento dalla banca presso la quale lo si è  attivato in un altro istituto di credito allo scopo di usufruire di condizioni più favorevoli.  Per attuare la surrogazione si dovrà autorizzare, obbligatoriamente,  per iscritto la nuova banca a richiedere al   precedente istituto erogatore l'acquisizione del  debito residuo. Nell'arco di dieci massimo quindici giorni la prima banca emittente trasferirà il mutuo fornendo tutta la documentazione relativa.  Va rammentato  che la surroga  non è soggetta alla penale per l'estinzione anticipata e che l'ipoteca accesa sull' immobile non viene  né cancellata né riaccesa ma semplicemente trasferita, tutto questo eviterà il pagamento della  parcella notarile, delle spese di istruttoria e di perizia a condizione di siano di un importo inferiore ai 1.000 euro.  Altri vantaggi che ne derivano da questa procedura sono una riduzione dell'importo mensile della  rata. una possibile diminuzione  del tasso di interesse  ed un allungamento del piano di ammortamento. Tuttavia si dovranno  rispettare alcuni vincoli ovvero non si potrà  cambiare il nome dell'intestatario o degli intestatari e tanto meno quello del garante o dei garanti. Inoltre, va ricordato  che  l'importo del nuovo mutuo  dovrà corrispondere alla cifra del  debito residuo.  Rimarranno attivi tutti i benefici fiscali. 

 

 

Se si decide per la SOSTITUZIONE  del mutuo vuol dire che si vuole estinguire il vecchio prestito per accederne uno nuovo presso un altro istituto di credito usufruendo di condizioni migliori quali uno spread più contenuto, un tasso di interesse inferiore e un'attivazione senza spese.  In questo caso non si dovrà pagare la penale per l'estinzione anticipata, tranne per i mutui stipulati prima del 2007,  ma ci si dovrà  accollare le spese legali relative alla iscrizione della nuova ipoteca immobiliare, mentre la vecchia sarà a carico della banca iniziale. Non va dimenticato  che il nuovo istituto bancario potrà pretendere il versamento di spese di istruttoria e di perizia. Va tenuto presente  però che la sostituzione  offre un grande vantaggio ossia quello di non essere più vincolati al capitale residuo del vecchio prestito, pertanto si otterrà del denaro che potrà essere speso  per qualsiasi finalità e non eslusivamente per il l' immobile. Non va dimenticato  che il nuovo importo del prestito dovrà essere diverso da quello vecchio.   Da rammentare  che si avrà  diritto ai benefici fiscali solo se l'importo del  nuovo mutuo sarà uguale a quello precedentemente stipulato.

  Se si vuole  rivedere e quindi mutare i termini del contratto di prestito immobiliare, senza cambiare l'istituto bancario, si dovrà  decidere per la RINEGOZIAZIONE.  In questo modo si ridefinisce la condizione che  sottoscritta al momento della stipula del mutuo  riducendo l'importo della rata mensile, cambiando il tasso di interesse  da variabile a fisso o viceversa, ridimensionando lo spread e mutando la durata del prestito. Rimarrà a  carico del mutuatorio  l'iscrizione alla nuova ipoteca. L'importo del nuovo finanziamento  dovrà essere diverso dal precedente e darà  diritto anche ad una ulteriore liquidità.   Anche la rinegoziazione permetterà di avere dei benefici fiscali ma solamente se gli importi dei due prestiti saranno corrispondenti.  Non sono previste spese di chiusura a condizione che si  arrivi ad un accordo con la propria  banca.

 


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24 settembre 2013 2 24 /09 /settembre /2013 16:04

4123310327_0871461614.jpgLa salsa verde rappresenta uno dei tanti condimenti che può essere utilizzata sui primi piatti a base di carne, sul pesce e anche sugli antipasti.

Per prepararla sarà necessario procurarsi i seguenti ingredienti:

 

- 2 uova freschissime

- 4 acciughe sotto sale

- un bel mazzo di prezzemolo fresco

- 25 grammi di capperi

-75 grammi di pinoli

- 6-8 olive

- mollica di pane q.b.

- sale fino

- mezzo bicchiere di aceto bianco

- mezzo bicchiere di olio extra vergine di oliva

 

Far rassodare le uova e diliscare le acciughe dopo averle private del sale in eccesso ed averle ben lavate sotto acqua fredda corrente. Prendere il mazzetto di prezzemolo e mondarlo foglia a foglia. Lavarlo accuratamente ed asciugarlo. Tritate finemente le uova, le acciughe ed il prezzemolo ed aggiungere i capperi, i pinoli e le olive. Se si desidera si potrà aggiungere l'aglio tritato finemente. Mescolare bene tutti gli ingredienti e dare corpo al composto aggiungendo un poco di mollica di pane ammollata in poco aceto. Miscelare bene quindi aggiungere il mezzo bicchiere di aceto ed il mezzo di olio extra vergine.

La salsa verde si potrà conservare, racchiuse in un contenitore o in un vaso ermetico, in frigorifero per alcuni giorni a condizione che la si ricopra con olio extra vergine di oliva. Se si vuole la si potrà anche congelare, in questo caso sarà sufficiente riempire dei sacchettini speciali adatti alla surgelazione. Andrà tolta dal frezeer almeno due ore ore prima del suo utilizzo.

La salsa verde è adatta sia con carne rossa che bianca, con pesce e come condimento a tartine tostate per sfiziosi aperitivi.

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13 agosto 2013 2 13 /08 /agosto /2013 22:40

 

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Per prepare questa ricetta per 4 persone servono i seguenti ingredienti:

350 gr di pasta tipo mezzemaniche

450 gr. di cavolfiore

2 spicchi d'aglio

4 cucchiai di olio extra vergine di oliva

mezzo peperoncino

3 acciughe sotto sale

250 gr di fagilioni verdi

sale q.b.

 

Lavare e pulire il cavolfiore togliendo le foglie esterne più dure. Dividerlo a cime piccole, tagliare le foglie più tenere a listelle. Lavare con attenzione in acqua fredda. Pulire e lavore i fagiolini. Togliere gli eventuali filamenti, quindi tagliarli a prezzi. 

Prendere le acciughe e lavare sotto acqua corrente per eliminare il sale. Togliere la lisca e tagliarle a pezzi.

 

Far bollire una pentola con abbondante acqua. Salare e far cuocre la pasta insieme ai fagiolini. Cinque minuti prima della cottura aggiungere le cime di cavolfiore.

 

Versare l'olio d'oliva extra vergine in un tegame, preferibilmente antiaderente, aggiungere l'aglio sbucciato e lavoto ed il peperoncino. Mescolare per alcuni minuti  quindi introdurre le acciughe a pezzetti e due cucchiai di acqua di cottura della pasta. Mescolare tutti gli ingredienti utilizzando un cucchiaio di legno.

 

Scolare la pasta e le verdure quando sono ancora al dente. Sistemare su un piatto di portata e condire con la salsa di acciughe  preparata in precedenza. Rammentarsi di togliere l'aglio prima di mantecare. 

Servire la pasta calda dopo aver cosparlo la superficie con del pecorino grattugiato a scaglie. Volendo è possibile aggiungere a anche lcune noci finemente tritate.

 

La ricetta non presenta difficoltà e  si prepara velocemente in circa 20 minuti. 

 

 

                                                                                               news-mezze_maiche_gorgonzola_pere_noci.jpg

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29 giugno 2013 6 29 /06 /giugno /2013 21:44

 

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Con la parola inglese stress si intende un insieme di modificazioni emotive alle quali il corpo reagisce ad una situazione vissuta come spiacevole. Quasi tutti ne soffriamo e lo temiamo. Si può definire stress positivo quello che determina stimoli provenienti dall'esterno, in dose adeguata ed equilibrata, che originano una sollecitazione positiva al nostro corpo arrivando a sollecitarlo a reagire in modo costruttivo. Si parla di stress negativo quando, al contrario, gli stimoli sono eccessivi o inesistenti.

 

                               4331097922_7694d187e8.jpg                                                                             

Le cause dello stress sono molteplici, le più comuni sono:

 

- un carico eccessivo di fatica fisica ossia troppi allenamenti, lavori pesanti ed intensi e quant'altro

- un intensa fatica mentale

- sottoporre l'organismo a rumori e musica forti

- notti insonni

- vivere stati di competitività 

- svolgere un impegno gravoso sotto pressione

- essere costretti a prendere decisioni importanti

- dover fare delle scelte che possano mutare la vita presente e quella futura

- accettare perdite, dolori e malattie

- subire ingiustizie, torti, soprusi e molto altro

- avere difficoltà di rapporti con i propri figli, genitori, parenti, amici e quant'altro

- vivere un rapporto conflittuale con se stessi, non sapersi accettare, non piacersi o autoemarginarsi

 

Qualunque sia la motivazione che ha generato lo stress questo può dare origine a conseguenze a discapito della salute. Si possono avvertire tensioni, contratture muscolari, dolori articolari e  veri e propri blocchi. Lo stress è responsabile anche di colite spastica, stitichezza, gastrite nervosa, mal di testa, problemi respiratori, pruriti e numerosi malattie di origine psicosomatiche.

Lo stress può determinare ansia, insonnia, depressione, crisi di piano e di ansia, svenimenti improvvisi e difficoltà del linguaggio verbale. Può anche dare origine ad inappetenza o eccessivà voracità determinano pericolosi aumenti e diminuzioni di peso.

Per sconfiggerlo la prima cosa da fare è quella di individuare i segnali d'allarme che il nostro corpo invia quando è sotto stress, fare attenzione ai sintomi che avvertiamo è il primo passo per eliminarlo.  Sarà quindi necessario curare la cause che lo hanno generato ricorrendo a medici specialisti.

Sarà necessario imparare a riequilibrare la propria vita, diminuendo gli impegni, imponendosi di finire quello che si è iniziato, attuando , durante le attività mentali e fisiche particolarmente impegnative, brevi pause allo scopo di rilassarsi e respirare profondamente. 

Sarà di particolare aiuto pratiche delle  tecniche di rilassamento e l'automassaggio. Parlare e confrontarsi con gli altri rappresenta un valido modo per liberarsi della tensione interiore.

Curare con attenzione la propria alimentazione e assumere tisane a base di melissa, valeriana e camomilla sarà un rimedio naturale ma efficace per attenuare gli stati eccessivi di stress. 

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15 aprile 2013 1 15 /04 /aprile /2013 18:16

42.jpgLe gemme e le pietre oltre ad avere un effetto estetico possono dare benefici alla nostra salute. Secondo la medicina alternativa, la cristalloterapia è in grado, grazie al contatto di questi cristalli con la nostra epidermide, di eliminare e ridurre alcuni problemi di salute sia di origine fisiche che psicologica.

Le gemme ed le pietre avrebbero un campo energetico che influirebbero positivamente sull'organismo. 

Per ottenere questi benefici si tratterà di sottoporsi ad una seduta di cristalloterapia. Questa avviene stendendosi su un lettino con indumenti comodi preferibilmente di cotone o seta, senza scarpe  e con una luce tenue. Inizialmente sarà necessario raggiungere un buon rilassamento, quindi l'operatore sistemerà i cristalli sul corpo, più precisamente sui chaktra, ovvero sui punti di passaggio dell'energia. La seduta dura circa un'ora ed è finalizzata a ritrovare l'equilibrio e le energie. Spesso viene accompagnata da musica, meditazione e aromaterapia.

 

alkaemia_cristalli_falsi.jpg

I cristalli vengono scelti in base alle loro proprietà. L'acquamarina dona serenità e tranquillità. L'ambra è in grado di dare concentrazione, attenua di dolori di stomaco e quelli dentali. L'agata ha poteri calmanti, rassicuranti, inoltre attenua i dolori reumatici ed i gonfiori agli arti. L'ametista è utile contro l'insonnia. Il cristallo di roccia rallenta l'invecchiamento e dona vitalità. Il diamante elimina i disturbi dels sistema nervoso, sconfigge sia la depressione che l'ansia. L'ematice è utili a coloro che soffrono di anemia. La giada è in grado di riequilibrare il rapporto veglia-sonno, elimina il gonfiore alle gambe e alle ginocchia. L'onice è utile per i problemi a carico dell'orecchio. L'opale migliora la memoria. Il quarzo rosa migliora la fertilità. Lo smeraldo dona forza fisica, combatte la timidezza e rafforza la memoria e l'intelligenza. Il turchese apporta serenità, felicità, ottimismo, aiuta a migliorare la capacità di comunicazione ed ha un alto potere disintossicante. Lo zaffiro riattiva le funzioni mentali ed elimina gli stati confusionari. 

Le pietre possono essere combinate con i fiori di Bach allo scopo di integrare le loro caratteristiche con lo scopo di alleviare i disturbi che affliggono l'organismo. 

cristalli.jpg


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8 aprile 2013 1 08 /04 /aprile /2013 15:21

Spesso il nostro organismo può venir attaccato da batteri e funghi. Sono potenziali nemici della nostra pelle. Si manifestano,nella maggior parte dei casi, con rossore e prurito,ma possono rimanere silenti per molto tempo  e presentarsi in qualsiasi momenti inaspettatamente. Sia i batteri che i funghi sono responsabili di lesioni ed infezioni. Tra le infezioni più comuni vi è la dermatoficia, ovvero una micosi causata da funghi appartenenti al genere trichiphyton. Alcuni microrganismi si localizzano sotto il piede, nel palmo delle mani o fra le dita, causano molto fastidio e disagio. Un altro fungo, alquanto fastidioso per la pelle, è la candida albicans. Questo si trova nella bocca, nell'intestino, nei genitali femminili e sulla pelle. Si sviluppa, di solito, in seguito ad un indebilimento del sistema immunitario, ad un consumo eccessivo di zuccheri e carboidrati o per un ristagno di umidità nelle pieghe dell'epidermide. La micosi si sviluppa solo in determinate condizioni, ovvero un abbassamento del sistema immunitario, stati di stress, alimentazione scorretta, disordini alimentari, alterazione della flora batterica intestinale o gravi patologie. Sicuramente una alimentazione carente di vitamina A, C ed E, di minerali quali il selenio e lo zinco possono far insorgere batteri e funghi. 

Per combattere queste infezioni si utilizzano prevalentemente prodotti a base di antimicotici da applicate sulla parte dolente o medicinali per bocca, ovviamente sotto controllo e consiglio  medico. In alternativa è possibile ricorrere aiuto a rimedi naturali, dopo aver informato il proprio medico.

cajeput.jpg

Uno rimedio efficace è l'olio essenziale di cajeput. Si ricava da un albero appartenente alla famiglia delle Myrtaceae. Questa pianta è originaria dell'Australia e dell'Asia. E' ricca di farnesol, un pesticida naturale che è particolarmente utile per sconfiggere la candida. Può essere utile anche contro le riniti, le sinusiti  e la riduzione di infezioni a carico delle fosse nasali. 

 

                                                                                                 olio-essenziale-di-cajeput.jpg

Per essere utilizzato sarà necessario diluirlo in un altro olio, ad esempio con l'olio di mandorle dolci o con quello di jojoba. Una volta unite tra loro alcune goccie di ciascun olio, lo si impiegherà per uso topico sulla pelle colpita a puntire di intessi, da eczemi, da acne, da herpes, da reumatismi, da funghi e batteri. 

Per uso interno risulta utilissimo per eliminare i parassati interni e per migliorare la circolazione sanguigna. Per assumerlo per via orale, sarà necessario chiedere consiglio al proprio medico od erborista di fiducia, poiché può avere delle controindicazioni od interagire con alcuni medicinali.

 

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26 marzo 2013 2 26 /03 /marzo /2013 11:11

3769312098_90345ac1f7.jpgQuesta ricetta può essere preparata per ogni occasione, è un piatto gustoso e salutare. Va tenuto presente che la parte più pregiata del pesce spada è il ventre in quanto è molto morbito grazie al suo grasso ricco di omega 3, mentre il suo dorso è maggiormente magro e stopposo, Per questa ricetta è preferibile utilizzare il ventre.

Per 4 persone sono necessari i seguenti ingredienti:

- 700 grammi di pesce spada preferibilmente fresco, tuttavia è possibiile utilizzare anche il trancio di pesce surgelato

- quattro o cinque  cipollotti

- un peperone rosso di media grandezza

- mezzo peperone giallo di media grandezza

- mezzo peperone verde di media grandezza

- un bicchiere di vino bianco secco

- uno spicchio di aglio

- una manciata di prezzemolo tritato finemente

- una manciata di basilico spezzettato

- un cucchiaio di finocchio selvatico tritato finemente

- un limone non trattato

- olio extra vergine di oliva q.b.

- sale q.b.

- pepe a piacere

 

Eliminare al pesce la pelle e tutte le eventuali spine. Lavarlo velcemente sotto un getto di acqua fredda. Asciugarlo leggermente, quindi tagliarlo a dadini di circa 2 centimetri. Mettere il pesce tagliato in una marmitta e spuzzarli con il succo di limone, quindi salarli e peparli. Lasciare marinare il tutto per circa 15-20 minuti.

Prendere quindi i cipollotti, pulirli e lavarli con attenzione. Tagliarli a metà nel senso della lunghezza e dividerli a pezzetti lunghi non più di tre centimentri. Prendere i peperoni ed aprirli per eliminare i loro semi. Lavarli ed asciugarli, quindi affettarli sottilmente. 

Prendere una pentola antiaderente e versarci tre cucchiai di olio extra vergine di oliva, farci saltare i cipollotti per tre-quattro minuti, quindi aggiugere i peperoni e farli cuocere a fiamma alta mescolando, usando un cucchiaio di legno, in continuazione. Far cuocere per massimo tre minuti salandoli.

Trascorso il tempo, togliere i peperoni con una schiumarola. Nella stessa pentola aggiungere altri tre cucchiaio di olio extra vergine di oliva, non appena risulterà caldo versare i pezzetti di pesce e farli dorare su ogni lato. Lasciare cuocere per due-tre minuti bagnando con il vino bianco. Non appena il vino sarà evaporato, rimettere le verdure mescolando con delicatezza per alcuni secondi. Cospargere il preparato con  il prezzemolo tritato, il basilico spezzettato ed il cucchiaio di finocchio servatico. Lasciare sul fuco ancora un minuti.

E' consiglibile servire subito anche se il piatto è ottimo sia caldoche freddo.

Per trasformare la ricetta in un piatto unico sarà sufficiente accompagnarlo con con degli spaghetti o con delle bavette.

La sua preparazione richiede circa 30-40 minuti

 

                                                                                                  3567202095_8020a44ee0.jpg

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20 gennaio 2013 7 20 /01 /gennaio /2013 14:25

8337383487_97fd572969.jpgIl dentice è un pesce che contiene poco grassi, tuttavia è molto saporito e alquanto gustoso. Può essere utilizzato per preparare secondi sfiziosi e poco calorici. Associato a pasta o riso ha la capacità di saziare diventando un piatto unico. Il pesce dentice inoltre è molto digeribile, non si deve dimenticare che è ricco di acidi grassi che sono salutari per l'organismo in quanto favoriscono la fliudità del sangue e di conseguenza aiutano a migliorare la circolazione. 

Per preparare il dentice allo zafferano per 4 persone saranno necessari i seguenti ingredienti:

 

- 50 grammi di carote

- 50 grammi di sedano

- due foglie di alloro

-  350 grammi di punte di asparagi freschi o surgelati

- 50 grammi di porri

- un dentice da 500 grammi

- alcune lische di pesce a scelta

- due bustine di zafferano

- 50 grammi di panna da cucina, volendo anche vegetale

- olio extra vergine di oliva

- mezzo bicchiere di vino bianco o brandy a scelta

- sale fino q.b.

- sale grosso q.b.


Pulire e lavare le carote, il sedano e le foglie di alloro. Lavare bene le lische di pesce. Preparare quindi un brodo di pesce, con un litro e mezzo di acqua, le lische di pesce, le carote, il sedano e le foglie di alloro. Far bollire per circa 30-40 minuti.

Nel frattempo cuocere a vapore le punte di asparagi , se fresche dopo averle pulite e lavate,  e lessare i porri dopo averli pulite e ben lavati.

Una volta che gli asparagi saranno cotti, frullare i gambi con i porri e poco brodo di pesce con l'aggiunta di un pizzico di sale fino.

Prendere il dentice, pulirlo e lavarlo, quindi sistemarlo in una teglia rivestita con carta da forno, aggiugere un cucchiaio di olio extra vergine di oliva, due cucchiai di brodo di pesce e mezzo bicchiere di vino bianco secco o brandy.

Lessare il riso in abbondante acqua salata con l'aggiunta delle due bustine di zafferano. Una volta cotto, scolarlo ed unire la panna da cucina e le punte di asparagi .

Servire il riso con il dentice e la salsa di porri.

 

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La ricetta fornisce 460 calorie a porzione.

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26 novembre 2012 1 26 /11 /novembre /2012 21:14

farroIl farro rappresenta uno dei cereali maggiormente ricco di vitamine e sali minerali. E' ricco di calcio, sodio, magnesio, fosforo e potassio. Contiene una discreta quantità di vitamine, ovvero quelle del gruppo B, C ed E. Il farro è un antianemico, un antiossidante ed un  riminalizzante. E' un vero e proprio ricostituente, inoltre non si deve dimenticare che ha un alto potere saziante, pertanto è un valido aiuto per attenuare gli attacchi di fame.  

In cucina lo si può utilizzare per preparare diversi tipi di piatti. Prima di usarlo sarà necessario sottoporlo al procedimento dell'ammollo. Sarà sufficiente versare la quantità di farro che si pensa di utilizzare in un ciotola di acqua tiepida ed aggiungere un cucchiaono di sale fino. La durata dell'ammollo varierà a seconda del tipo di farro, se si tratta di farro perlato dovrà rimanere nell'acqua da un'ora ad un'ora e mezza, se il farro è decorticato il suo ammmollo dovrà durare dalla 10 alle 12 ore. Terminato il periodo dell'ammollo, sarà necessario colare il farro e passarlo velocemente sotto il getto di acqua fredda per alcuni secondi. E' consigliabile usare il farro decorticato in quanto contiene maggior quantità di fibra. 

A questo punto sarà pronto per prepare una infinità di ricette. E' adatto per minetre, minestroni, insalate fredde, frittate, crepes ed anche dolci. Associato a legumi, verdure e pesce si rafforzano le sue proprietà benefiche per l'organismo.

 

                                                                                                      farro_pic.jpg

 

Un'ottima ricetta è quella del farro con il salmone. E' semplice e veloce da preparare.

Per quattro persone gli ingredienti sono:

 

250 grammi di farro

300 grammi di filetto di salmone

due cucchiai di prezzemolo tritato

tre acciughe sott'olio

uno spicchio d'aglio

olio extra vergine di oliva q.b.

un peperone rosso

un peperone giallo

mezzo bicchiere di vino bianco secco

Dopo aver ammollato il farro, scolarlo e cuocerlo, per quindici-venti minuti, in una pentola con abbondante acqua salata. Nel frattempo versare un cucchiaio di olio extra vergine di oliva in una pentola, aggiungere lo spicchio d'aglio e le acciughe. Stemperare per alcuni minuti gli ingredienti, quindi aggiungere il salmone. Girare un paio di volte il  pesce quindi irrorarlo con il vino bianco. Salare e lasciare cuocere per alcuni minuti. A parte grigliare i peperoni tagliati a strisce non troppo sottili. Quando saranno leggermente dorati aggiungerli nella pentola del pesce e mescolare rompendo a pezzi, non troppo piccoli,  il salmone. Scolare il farro ed aggiungerlo agli ingredienti. Mescolare bene e, prima di servire, cospargere con prezzemolo tritato finemente e dell'olio d'oliva extra vergine di oliva. 

 

 

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