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  • : Blog di Danyteacher
  • : Descrivo spesso rimedi naturali per risolvere piccoli problemi, mi interesso anche di economia, diritto e scienze della finanza.Offro informazioni relative alla scuola, alle lingue straniere, la letteratura italiana e straniera e notizie su i grandi scrittori. Mi occupo anche di viaggi e film
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8 giugno 2011 3 08 /06 /giugno /2011 00:53

La Banca Popolare di Intra rappresenta una delle banche italiane più vecchie e ricche di storia

Origini della Banca Popolare di Intra

E' stata fondata il 20 novembre del 1873 a Intra nella sala del Ridotto del Teatro Sociale, alla presenza del notaio Alessandro Gabardini e a due testimoni di nome Natale Barassi e Antonio Ranzoni. In quella data venne firmato l'atto di fondazione dell'istituto bancario. L'idea della costituzione della Banca Popolare di Intra fu ad opera del professore brianzolo, Francesco Viganò, che si era fatto promotore di un Comitato finalizzato a fondare una banca popolare con lo scopo di sviluppare il commercio e l'economia della città. Dando aiuto economico alla grande e piccola industria del luogo. Il Comitato era formato solo da imprenditori, i quali decisero che la banca si poteva considerare costituita con la sottoscrizione di almeno 500 azioni con un valore nominale pari a 50 lire e con il successivo versamento di un decimo del loro importo presso le casse della banca. In poco tempo 149 azionisti sottoscrissero 1728 azioni. Successivamente il 19 ottobre 1973 fu convocata la prima assemblea generale degli azionisti, i quali approvarono lo Statuto. Il 24 ottobre 1873 l'assemblea nominò il Consiglio di Amministrazione. L'11 maggio 1874 la banca iniziava la sua attività con l'apertura del primo sportello localizzato vicino al lago in via San Rocco. Erano locali presi in affitto, piccoli e modesti, dove la banca vi rimase vino al 1883. Poi, passò in una nuova sede in piazza Aldo Moro, era un edificio sontuoso ed elegante disegnato dall'ingegnere Cavaliere Alfonso Ceretti. L'edificio venne arricchito con granito di qualità, con pietre vive, serramenti in ferro e molto alto. Tutto di grande qualità. La Banca Popolare di Intra, già da subito, improntò la sia attività sulla concessione di mutui, di prestiti, di sovvenzioni, di sconto cambiali, di pagamenti per conto terzi, arrivando a sviluppare la raccolta di conti correnti, di libretti di risparmio vincolati e di buoni fruttiferi. Tre anni dopo la fondazione, la banca aveva raddoppiato il suo capitale sociale e il suo sviluppo furono in continua crescita. Nel 1919, il Consiglio per poter affrontare la concorrenza decise di aprire delle filiali a Gravellona Toce, Stresa, Borgomanero, Baveno, Domodossola, Villadossola, Cannobio, Lesa, Arona e una succursale a Milano. Nel periodo delle guerre, non perse il suo potere.

Funzioni della Banca Popolare di Intra

Le funzioni della Banca Popolare di Intra sono sempre state orientate ad incrementare e a finanziare industrie e commerci locali, partecipando anche con fondi propri. Contribuì anche a finanziare le comunicazioni stradali e ferroviari con Milano ed a realizzare il nuovo ospedale delle città. Nel novembre 2010, la Banca Popolare di Intra è stata inglobata nel gruppo Veneto Banca.

1 Italy - 50 Lire coin 1 Italia - moneta da 50 lire | Source | Author Atardecer sur le lac Titicaca| Source | Date | Author Mentnafunangann GFDL | cc-by-sa-3.0,2.5,2.0,
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5 giugno 2011 7 05 /06 /giugno /2011 22:56

L'indice di rotazione magazzino rappresenta uno dei numerosi parametri fondamentali per effettuare la valutazione della gestione logistica di una impresa.

Cosa rappresenta l'indice di rotazione magazzino

L'indice di rotazione di un determinato articolo indica il numero di volte in cui, in un periodo stabilito, si verifica il suo rinnovo totale in magazzino, allo scopo di permette all'impresa di recuperare le risorse finanziarie economiche investite nelle scorte. Pertanto l'indice è un vero e proprio strumento per tenere sotto controllo il livello delle scorte. Una rotazione elevata delle rimanenze di magazzino indica che le scorte nel corso dell'anno sono rimaste in magazzino per un periodo limitato, pertanto l'impresa è riuscita a trovare velocemente i mezzi finanziari impiegati per l'acquisto. Una rotazione lenta, al contrario, indica un rallentamento delle vendite e che le risorse investite sono rimaste immobilizzate per un periodo lungo dando origine a problemi finanziari. Le rotazioni di un articolo in magazzino dipendono dalla domanda di mercato, dalla scorta aziendale e dalle strategie dell'impresa. Infatti, dal punto di vista dell'approvvigionamento l'impresa cercherà di ritirare le forniture al più tardi possibile, concordando ordine aperti o a scadenza cadenzata. Dal punto di vista delle vendite, l'impresa cercherà strategie utili a recuperare velocemente le risorse investite nelle scorte.

Come si calcola l'indice di rotazione magazzino

Il calcolo dell'indice di rotazione si effettua di solito su base annua, ma si può anche calcolare semestralmente, trimestralmente o mensilmente. Il calcolo è effettuato mettendo in rapporto le merci uscite dal magazzino, in un determinato periodo, e le merci presenti mediamente in magazzino in quello stesso periodo. Il tasso di rotazione si calcola a quantità fisiche o a valori. Il calcolo a quantità fisiche viene usato dalla imprese che amministrano il magazzino a quantità fisiche, vale a dire beni in grande quantità o espressi in misure diverse come chilogrammi, litri, metri eccetera. Per ottenere tale indice si dovrà dividere la quantità uscita dal magazzino per la consistenza media di magazzino. L'inverso dell'indice di rotazione è rappresentato dall'indice di durata, che esprime la durata media di permanenza dei beni nel magazzino. Si ottiene dividendo 365 per l'indice di rotazione. Il calcolo dell'indice a valori si può effettuare quando il sistema contabile del magazzino fornisce non solo i quantitativi movimentati ma anche i loro valori espressi al costo. Si calcola dividendo il costo del venduto, che rappresenta il valore della merce venduta durante l'anno, per il costo della scorta media, Il costo della scorta media si calcola dividendo il totale delle rimanenze di magazzino per 13. Insieme all'indice di rotazione, al fine di valutare la situazione economica di una azienda, ci sono altri indici quali il ROI e il ROE e il cash flow, tutti fondamentali per effettuare un'analisi dell'azienda precisa.

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5 giugno 2011 7 05 /06 /giugno /2011 22:27

I fondi comuni di investimento rappresentano dei patrimoni autonomi e collettivi che delle società di gestione raccolgono da risparmiatori, con sottoscrizione continua di quote, occupandosi poi di investire tali capitali in operazioni finanziare nel modo più sicuro e redditizio.

Cosa rappresentano i fondi comuni di investimento

Il fondo comune è un patrimonio amministrato da una Società di Gestione del Risparmio (SGR) che, per legge, deve essere sotto forma di società per azioni. Non solo amministra il fondo di investimento ma può anche amministrare le risorse dei fondi pensione e i patrimoni individuali. La società di gestione raccoglie da risparmiatori il denaro, effettuando delle sottoscrizioni di certificati che rappresentano delle quote di partecipazione al fondo. Questi certificati hanno tutti un eguale valore e gli stessi diritti. I capitali una volta raccolti vengono investiti in operazioni finanziarie, utilizzando una diversificazione in modo di frazionare anche gli eventuali rischi che possono sorgere sull'investimento. Ogni società di investimento deve essere collegata ad una banca depositaria che ha il compito di curare la raccolta dei capitali mediante il collocamento dei certificati tra i risparmiatori. Inoltre presso di essa vengono depositati i titoli relativi all'investimento collettivo.

Come investire nei fondi comuni

Il risparmiatore che vuole partecipare ad un fondo comune deve rivolgersi ad una banca oppure a un promotore finanziario, informandoli della somma che ha deciso di investire. L'investimento può essere fatto in un'unica soluzione oppure con un piano pluriennale di accumulazione che prevede versamenti periodi, mensili o trimestrali. Al risparmiatore, al momento della sottoscrizione, potrebbe essere richiesto il versamento di una commissione d'ingresso che viene applicata sull'importo del versamento, tale commissione decresce all'aumento della somma investita. Nel caso in cui il risparmiatore volesse uscire dal fondo può farlo liberamente, chiedendo il rimborso delle quote possedute che verranno liquidate al valore unitario giornaliero, senza addebito di commissioni. La legge prevede per i fondi comuni, l'esenzione dalle imposte sui redditi in quanto la società di gestione, sul risultato della gestione maturato, preleverà un ammontare del 12.50% come titolo di imposta sostitutiva. La scelta dell'investimento può essere verso fondi azionari dove il patrimonio collettivo viene investito in azioni e obbligazioni convertibili, sia nazionali che internazionali. Oppure si possono scegliere fondi bilanciati, in questo rappresentano un investimento misto formato da azioni e obbligazioni sia italiane che estere. La scelta potrebbe anche cadere su fondi obbligazionari che veicolano gli investimenti verso i titoli di Stato oppure verso fondi flessibili che indicano investimenti senza restrizione in liquidità, obbligazionario, azionario, euro o non euro. Questi sono fondi speculativi. L'investimento che contiene la più alta percentuale di azioni nel fondo, rappresenta per il risparmiatore un rischio più elevato. Quindi prima di sottoscrivere un fondo ci si deve rivolgersi a professionisti.

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4 giugno 2011 6 04 /06 /giugno /2011 19:48

I finanziamenti immobiliari vengono concessi dagli enti creditizi secondo differenti forme tecniche, quella maggiormente diffusa è il mutuo ipotecario. Il mutuo ha tre caratteristiche quali la garanzia ipotecaria di primo grado a favore dell'ente creditizio finanziatore, ha una durata a medio o a lungo termine, inoltre il rimborso del capitale e il pagamento degli interesse avvengono in base a un piano di ammortamento.

Chiarimenti sul piano di ammortamento

Il rimborso della somma prestata è stabilito in base a un piano di ammortamento costruito con formule di matematica finanziaria. Le rate del mutuo sono di regola semestrali e ciascuna di queste comprende una quota di capitale e una quota di interessi, col procedere del tempo e dei rimborsi la quota interesse diminuisce e diventa più consistente la quota di capitale. Gli interessi si calcolano in base a un tasso che può essere variabile o fisso e sono deducibili dall'imponibile Irpef nel limite stabilito dalla disposizioni fiscali in vigore, vale a dire nella misura del 19 percento su un importo massimo di 4.000 euro.

Regole di calcolo relative al piano di ammortamento

Il piano di ammortamento maggiormente diffuso è quello definito ammortamento alla francese, vale a dire a rata costante. Il rimborso del capitale avviene con rate di pari importo per tutta la durata dell'ammortamento. Il tasso di interesse potrà essere sia fisso che variabile. Il calcolo del piano di ammortamento non è molto semplice, ma si può sicuramente fare seguendo delle formule e dei passaggi di base. Come prima cosa si deve calcolare la rata di interesse del mutuo utilizzando la seguente formula: C x (1+t/r) innalzato( r x a) x t/r/(1+t/r) innalzato alla potenza (r x a) - 1. Dove C corrisponde al capitale di mutuo, t indica il tasso di interesse, r il numero delle rate , a indica la durata in anni del mutuo. Successivamente si dovrà calcolare la quota di interessi annuale, utilizzando la formula dell'interesse, moltiplicando il capitale del mutuo per il tasso di interesse e dividendolo per il numero delle rate. A questo punto si potrà conteggiare sia la quota capitali che il residuo debito. Il primo si otterrà togliendo alla rata del mutuo la quota degli interessi annuali, il secondo sarà dato dal debito residuo precedente diminuito della quota capitale. Ovviamente tale conteggio andrà fatto ogni anno fino al completo pagamento del mutuo. In considerazione che il conteggio è complesso, volendo si può ricorrere a simulazione di mutuo utilizzando programmi o siti web, come il sito telemutuo, che effettuano il calcolo, inserendo i parametri del mutuo, o meglio l'importo, la durata, la frequenza delle rate e il tasso, in poco tempo presentano piani di ammortamento dettagliati e ben spiegati.

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4 giugno 2011 6 04 /06 /giugno /2011 01:18

I conti correnti di corrispondenza in passato erano usati solo dagli imprenditori, oggi un gran numero di famiglie utilizzano questo contratto per usufruire di tutti i servizi bancari, per utilizzare gli sportelli automatici e per avere a disposizione un mezzo di pagamento comodo come gli assegni.

Caratteristiche del conto corrente di corrispondenza

I conti correnti di corrispondenza sono atti sia alla raccolta di fondi, quando sono passivi per le banche, sia all'impiego fondi, quando sono attivi per le banche. Sono utilizzati da coloro che vogliono affidare alle banche i propri capitali e utilizzare numerosi servizi bancari. Le sue caratteristiche fondamentali riguardano la possibilità di essere alimentato da operazioni di diversa natura, tutte effettuate dal cliente il quale attiva il rapporto, mentre la banca si limita ad eseguire gli ordini che riceve. Inoltre non prevede limitazioni per quanto riguarda la scadenza delle somme e i relativi importi. Si possono effettuare temporaneamente degli sconfinamenti per valuta nei conti correnti attivi per il cliente o andare allo scoperto nei limiti del fido concesso per i conti correnti passivi per il cliente. Altra caratteristica è la presenza di due tassi, uno si applica sui saldi a favore del cliente e uno si applica sui saldi a favore della banca. Questi sono dei conti correnti a tassi variabili in quanto la banca si riserva il diritto di modificare il tasso di interesse al variare delle condizioni di mercato. Hanno un'elevata movimentazione, una bassa giacenza e una velocità di circolazione. I conti sono sempre nominativi, le operazioni sono regolate mediante addebitamenti e accreditamenti. Questi conti correnti sono comprovati da una lettera-contratto e sono tenuti a metodo scalare,procedimento amburghese. La capitalizzazione degli interessi sono trimestrali per quelli a favore della banca, annuale, semestrali e a volte trimestrali a favore del correntista. Ogni operazione viene registrata in Dare oppure in Avere con una sua valuta, che indica il giorno a partire dal quale si inizieranno a conteggiare gli interessi sull'operazione stessa. Considerando tutte le operazioni registrate a debito e a credito si avrà il saldo contabile, mentre si avrà il saldo liquido considerando tutte le operazioni la cui valuta è giunta a maturazione. Il saldo contabile rappresenterà le operazioni di cui la banca conosce effettivamente l'esito. Il conto corrente è formato da un estratto conto in cui le operazioni sono in ordine di data, e uno scalare o staffa in cui le operazioni sono ordinata per valuta che indica i giorni e i numeri per il calcolo degli interessi.

A chi consigliare il conto corrente di corrispondenza

Questo conto è adatto alle imprese, agli enti e ai privati quali dipendenti,pensionati, lavoratori autonomi, piccoli artigiani, pensionati eccetera, mediante il quale possono usufruire di servizi bancari, emettere assegni e avere remunerazione dei fondi depositati.

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1 giugno 2011 3 01 /06 /giugno /2011 22:19

La Camera di Commercio di Genova è stata fondata da Napoleone nel 1805 e rappresenta una delle più antiche d'Italia. E' un ente autonomo di diritto pubblico con lo scopo di assistere le imprese e i consumatori. E' localizzata in una zona strategica per la città, in uno dei luoghi più storici e ricchi di monumenti .

Attività svolte dalla Camera del commercio e sua organizzazione

La Camera di Commercio svolge una serie di attività rivolte tutte allo sviluppo dell'industria, delle infrastrutture, del porto, della cultura e della formazione sia tecnica che commerciale. La sua attività amministrativa organizza gli albi, gli elenchi e i ruoli dove vengono registrati e certificati le diverse attività delle numerose imprese. Si occupa di promuovere le informazioni economiche, allo scopo di sostenere le imprese promuovendo lo sviluppo commerciale. Nello stesso tempo si dedica a risolvere le eventuali controversie che possono presentarsi tra le imprese o tra i cittadini al fine di attivare una corretta regolazione del mercato. La Camera di Commercio di Genova è amministrata da una Giunta che è formata dal Presidente e da dieci membri eletti dal Consiglio che è costituito a sua volta da trentadue Consiglieri i quali rappresentano le diverse categorie economiche. Gli uffici sono molto funzionali e specializzati per aver un diretto contatto con il pubblico e con le pubbliche amministrazioni con lo scopo di soddisfare ogni loro richiesta o dubbio. Il personale svolge numerosi servizi che vanno dal fornire informazioni, orientamento sulle diverse attività, sul registro delle Imprese, sul diritto fisso che deve essere pagato dalla imprese ogni anno, alla creazione di attività in proprio oltre a riceve e inoltrare eventuali reclami, il tutto con competenza e professionalità. Il sito della Camera di Commercio offre la possibilità di scaricare la modulistica, di accedere all'albo camerale, di effettuare denunce telematiche eccetera. Le sedi e gli uffici si trovano in piazzale Ferrari, corso Genova, via Garibaldi, via Dassori e via Boccardo.

Aspetti positivi

E' vantaggioso l'utilizzo del sito in quanto essendo molto chiaro e semplice permette di risparmiare molto tempo evitando di recarsi presso gli uffici. Consultandolo si riesce ad avere sempre informazioni dettagliate e aggiornate.

Aspetti negativi

L'unico aspetto negativo riscontrabile è quello relativo agli orari degli uffici che sono poco flessibili, con un orario di apertura al pubblico piuttosto limitato.

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31 maggio 2011 2 31 /05 /maggio /2011 01:13

L'acquisto di una casa richiedere nella maggior parte dei casi la necessità di sottoscrivere un mutuo. Il nostro fisco prevede la possibilità di detrarre dall'imposta Irpef un importo pare al 19% delle spese relative agli interessi passivi, agli oneri accessori quali le spese notarili, l'imposta per la trascrizione o la cancellazione di ipoteca oltre alle quote sostenute per l'acquisto di una abitazione principale.

Per poter usufruire di questa detrazione si devono possedere alcuni requisiti. Prima di tutto è fondamentale che le spese sia sostenute esclusivamente per accedere ad un mutuo e che il soggetto che ha ottenuto il finanziamento sia residente in Italia. Il contratto del mutuo deve inoltre essere garantito da adeguata ipoteca su immobile.

L'unità immobiliare deve essere adibita ad abitazione principale, con intestazione al contribuente o a un suo familiare, entro un anno dall'acquisto del bene. La detrazione spettante non deve superare comunque l'importo di 3.615,20 euro, tale importo cambia a seconda della data in cui è stato stipulato il mutuo.

Infatti il limite massimo di detrazioni è riferito ad ogni contestatario per i mutui stipulati fino al 31 dicembre 1992, e a tutti i cointestatari del mutuo per quelli stipulati dopo questa data. La detrazione viene riconosciuta se il contribuente è anche l'intestatario del mutuo. Si ha anche la possibilità di detrarre per i mutui sottoscritti dopo il 31 dicembre 1992, la quota del coniuge a carico. Il contribuente perde il diritto alla detrazione per gli interessi ipotecari dall'anno successivo a quello in cui l'abitazione non viene più utilizzata come casa principale. Si ha diritto anche alla detrazione per gli interessi su mutui richiesti per effettuare interventi di recupero sull'abitazione.

Le condizioni per averne diritto riguardano la presentazione di documentazione che evidenzi gli interventi di manutenzione sia ordinaria che straordinaria, di restauro o di ristrutturazione edilizia. da effettuarsi o effettuata sulla casa principale.

I documenti dovranno essere conservati nel caso in cui gli uffici finanziari facciano richiesta di esibizione o trasmissione. Si devono conservare le quietanze di pagamento relative agli interessi passivi, una copia del contratto di mutuo dal quale risulti che la stipulazione è avvenuta per effettuare interventi di recupero e copia di tutta la documentazione che attesti le spese sostenute per effettuare i lavori. Per questo secondo tipo di finanziamento il limite massimo di detrazione di spese viene fissato in 2.582,28 euro.

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26 maggio 2011 4 26 /05 /maggio /2011 16:41

La Divina Commedia di Dante Alighieri è una delle opere letterarie maggiormente conosciuta. Il viaggio nell'oltretomba inizia la notte dal 7 all'8 aprile dell'anno 1300, anno molto importante per la Cristianità in quanto corrisponde al primo Giubileo o anno del perdono, che fu indetto dal papa Bonifacio VIII,, e si conclude la mezzanotte del giorno 14 aprile. Per comprendere meglio il capolavoro dantesco si deve conoscere alcune caratteristi dell'opera che diventano fondamentali per apprezzarla in modo completo.

Dante intitolò il suo capolavoro " Commedia" in quanto affermava di aver usato lo stile comico, vale a dire uno stile intermedio fra il tragico e l'elegiaco, oltre che per il fatto che, come avveniva per il teatro, l'inizio della vicenda è triste mentre la conclusione è felice. L'attributo "divina" era stato usato per la prima volta dal Boccaccio che aveva commentato alcuni canti dell'Inferno, proprio da lui Dante prese spunto per aggiungere il termine alla parola Commedia. Il significato generale dell'opera è rappresentato dal valore morale, in quanto il poeta intendeva spronare l'uomo verso la virtù e il bene. Il fine dell'opera è quello di vole indicare il male che la società riceve dal fatto che il Pontefice ha in mano due poteri, vale a dire quello spirituale e quello temporale.Il bene, a giudizio di Dante, deriverebbe nel restituire all'imperatore i puoi poteri politici. La Divina Commedia è un poema allegorico e didattico, suddiviso in tre cantiche di 33 canti ciascuna, più un canto di introduzione. L'opera ha diversi significati, mediante i quali si riesce ad interpretarla e a capirla meglio. Ha un significato morale che sottolinea la visione del peccato e dalla sua punizione che deve condurre l'uomo dal male verso il bene. Un significato letterario con il quale le parole possono essere interpretate alla lettera, vale a dire il significato è soltanto il più evidente, quello cioè che appare alla prima lettura. Si trova anche un significato allegorico, in questo caso il significato apparente nasconde una diversa realtà che si deve interpretare e ricercare. Un altro significato è quello anagogico con il quale viene rapportata una realtà materiale ad una realtà spirituale o politica. I canti politici spiegano l'ideale politico di Dante che era quello di vedere tutti i popoli della terra uniti sotto una monarchia universale che avesse la sua sede a Roma e si ispirasse ai modelli dell' Impero Romano.

Divina Commedia del 1529, stampata probabilmente a Firenze. Dall'arc09-7404-100
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26 maggio 2011 4 26 /05 /maggio /2011 13:02

Negli ultimi anni si è assistito alla ripresa di interesse nei confronti delle piante medicinali allo scopo di porre rimedio, senza ricorrere all'uso di di medicinali, a quei disturbi transitori nei quali ognuno di noi incorre inevitabilmente durante la propria vita.

Lo scopo della fitoterapia è quello di insegnare a usare in modo corretto le piante medicinali, a conservarle in modo adeguato e soprattutto a conoscere le loro proprietà al fine di utilizzarle in preparati medicamentosi, sotto consiglio di un erborista o di un farmacista, al fine di porre rimedio a disturbi che possono assillare il nostro organismo.

Sono molte le piante che posseggono specifiche qualità medicinali, i cui principi si rivelano utili nella cura e nella prevenzione di disturbi non gravi, ma sicuramente fastidiosi al nostro benessere. Ogni pianta medicinale ha un proprio principio attivo più intenso e altri principi secondari. Delle piante si possono utilizzare le foglie, i fiori, le radici, le cortecce, i semi e i frutti, in forma essiccata. Quando si decide di utilizzare le piante medicinali per risolvere o attenuare un disturbo, la prima cosa da fare è quella di decide, con l'ausilio di un farmacista o erborista, quale medicamento risulti migliore al caso. Successivamente si tratta imparare a conservare e quindi ad utilizzare il prodotto, Per la conservazione sarà necessario utilizzare vasi di vetro scuro o vasi di porcellana, puliti e ben asciugati e che abbiano una chiusura ermetica.

I vasi andranno sistemati in luogo asciutto, lontano da fonti di calore e al buio. Le piante medicinali hanno mediamente una durata di due anni dal momento in cui sono state raccolte. Per l'utilizzazione delle piante, per uso esterno, si hanno a disposizione diversi metodi di preparazione, i più usati sono l'infuso e il decotto.

L'infuso che rappresenta il metodo più semplice per ricavare i principi attivi della piante, si prepara utilizzando un cucchiaio da cucina del medicamento stabilito per ogni 200 ml, di acqua. Si deve quindi mettere sul fondo di una tazza, un cucchiaio di pianta o di miscela, si fa bollire una tazza di acqua che andrà poi versata sulle erbe. Si copre e si lascia riposare per quindici minuti, poi si filtra e si beve. Il decotto si prepara mettendo 250 ml, di acqua in una pentola con un cucchiaio da cucina delle erbe, quindi si fa bollire per dieci minuti a fiamma bassa.

Quindi si filtra e si beve.

old-fashioned swizzle sticks and teadomenica pomeriggio
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